L'appello al Presidente del Consiglio da parte degli scienziati italiani che fanno parte dell'EMBO, controfirmato da molti presidenti di società scientifiche nell'area delle life sciences è disponibile in versione integrale su questo link. Il tema non è nuovo ma è sempre molto attuale. Luca Marelli, nel nostro forum dedicato a scienza e etica, inquadra il problema nel contesto sociale ed epistemologico che attiene alle modalità con cui la ricerca dovrebbe essere finanziata dal pubblico, tutelando il valore costituzionale della libertà della ricerca ma anche i diritti del contribuente ad avere dei benefici, prima o poi, dai soldi spesi nella ricerca scientifica.
L'articolo di Marelli è commentabile online. E' giusto indirizzare un corposo investimento pubblico in ricerca a poche realtà locali (milanesi nello specifico) cogliendo l'opportunità offerta dalla necessità di riutilizzare gli spazi ex-Expo? E' giusto affidare la regia dell'operazione a un solo ente, l'IIT, che come è noto non ha la funzione di Agenzia Nazionale della Ricerca? Come sono tutelati in questa vicenda criteri come trasparenza nell'assegnazione delle risorse e prevenzione dei conflitti di interessi nei casi in cui chi redige il Progetto è anche un potenziale beneficiario del finanziamento? A titolo di confronto può essere utile analizzare come in una situazione analoga (un investimento in ricerca oncologica promosso in USA dall'amministrazione Obama-Biden per l'anno 2017) si comportano Paesi scientificamente più evoluti del nostro...
A questo proposito è di estremo interesse il documento allegato dalla senatrice Elena Cattaneo a margine di un suo intervento al Senato lo scorso 4 Maggio. Il documento presenta una analisi puntuale e informata sulla vicenda HT e più in generale sulle ragioni storiche e attuali che hanno indotto precedenti governi, ma anche quello attuale, a fondare e supportare finanziariamente l'Istituto Italiano di Tecnologie (IIT). Il documento è allegato al resoconto dell'intervento di Elena Cattaneo al Sensato ed è scaricabile su questo link.
The plea to the Prime Minister Matteo Renzi by the Italian scientists who are members of the EMBO, countersigned by many presidents of scientific societies in the life science area, is available in full on this link. The topic is not new but it is still very timely. Luca Marelli, in our forum dedicated to science, ethics and society, frames this issue within the social and epistemological context that refers to how research should be funded by public investments, protecting the constitutional value of freedom of research but also the rights of the taxpayers, who are entitled to see with their eyes the benefits of public money invested in scientific research.
The article by Marelli is open to online comments by the readers. The essay raises cogent questions such as: is it fair to direct a substantial public investment in research to a few local entities (in the Milan area specifically) seizing the opportunity offered by the need to reuse the former Expo spaces? Is it fair to entrust the entire operation to a single institution, IIT, which as we know does not act as a National Agency for Research? How are in this venture enforced criteria such as transparency in the allocation of resources and the prevention of conflicts of interest in cases where those who draw up the project are also potential beneficiaries of the funds? By way of comparison, it may be useful to analyze how scientifically evolved Countries handle a robust “top-down” public investment in biomedical research (a cancer research investment in the USA promoted by the Obama-Biden administration for fiscal year 2017).