13 September 2024
Gli enti di ricerca biomedica italiani aderenti a Research4life esprimono profonda delusione e preoccupazione per la dichiarazione di contrarietà del Ministro Salvini alla sperimentazione animale, nonché per la conseguente decisione di non supportare un emendamento della Lega che avrebbe consentito di allineare la normativa italiana alla direttiva europea in materia di protezione di quegli animali che, purtroppo, ancora oggi è necessario coinvolgere nella ricerca. Una scelta che rappresenta un passo indietro per il progresso scientifico in Italia e, paradossalmente, per il benessere di quegli stessi animali.
Nel giro di poco più di un mese, dopo Fratelli d’Italia, anche la Lega rinuncia ad una modifica di legge che avrebbe permesso al nostro Paese di rispettare pienamente le linee guida europee capaci di assicurare l’equilibrio tra il benessere animale e la possibilità di sviluppare terapie innovative con cui salvare vite umane. Il mancato adeguamento della normativa pone l’Italia in una posizione di isolamento, rischiando di compromettere la competitività della ricerca nazionale e l’accesso a collaborazioni internazionali, oltre a lasciare aperta una procedura di infrazione a carico del nostro Paese.
I ricercatori italiani lavorano quotidianamente con un’etica rigorosa, rispettando standard altissimi nella tutela del benessere animale laddove la sperimentazione animale rimane uno strumento insostituibile per molteplici ambiti della ricerca, dal trattamento delle malattie rare allo sviluppo di terapie oncologiche avanzate, motivo per cui il ritiro di questo emendamento rappresenta un duro colpo alla scienza e alla salute pubblica.
La direttiva europea è stata concepita per migliorare le pratiche nella sperimentazione animale, riducendola al minimo necessario e promuovendo alternative valide con l’obiettivo finale – non appena sarà scientificamente possibile – di giungere alla sua completa sostituzione. Il non corretto recepimento della direttiva in Italia peggiora le condizioni degli animali e rende il contesto italiano meno attrattivo per gli studi internazionali, a discapito non solo dei nostri ricercatori, ma anche e soprattutto dei pazienti e delle future generazioni.
In mancanza di un intervento deciso del Governo, dal 1° luglio 2025 le condizioni dei ricercatori biomedici italiani peggioreranno con l’entrata in vigore di ulteriori divieti, ideologici e antiscientifici, che allontaneranno ulteriormente la ricerca scientifica del nostro Paese impedendo l’autorizzazione di nuovi studi su alcuni farmaci, come quelli utilizzati per il dolore e le malattie neurodegenerative, e su alcune tipologie di trapianti.
È per tutte le ragioni illustrate che gli istituti di ricerca rappresentati in Research4Life chiedono un confronto urgente con il Governo per riesaminare queste decisioni e trovare una soluzione condivisa che salvaguardi la scienza italiana, la salute pubblica e gli animali.
DDL Delegazione europea (A.S. 1258) – Testo dell’emendamento 6.0.29 (Lega) ritirato
Dopo l'articolo 6, inserire il seguente
«Art. 6-bis (Princìpi e criteri direttivi per l'esercizio della delega per il recepimento della direttiva delegata (UE) 2024/1262 della Commissione, del 13 marzo 2024, che modifica la direttiva 2010/63/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i requisiti per gli stabilimenti e per la cura e la sistemazione degli animali e per quanto riguarda i metodi di soppressione degli animali)
1. Nell'esercizio della delega per l'attuazione della direttiva delegata (UE) 2024/1262 della Commissione, del 13 marzo 2024, il Governo osserva, oltre ai princìpi e criteri direttivi generali di cui all'articolo 32 della legge 24 dicembre 2012, n. 234, anche il seguente criterio: apportare al decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 26 le modificazioni indicate dalla Commissione europea nel parere motivato inviato con nota C(2017)885 del 15 febbraio 2017 alla Repubblica italiana ai sensi dell'articolo 258 del TFUE per non aver correttamente recepito la direttiva 2010/63/UE.»Conseguentemente, all'Allegato A, sopprimere il punto 15.