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SCIENZA & GOVERNANCE
by Luca Marelli
7 October 2016

Il dibattito sorto intorno alla vicenda Human Technopole ha sollevato una serie di questioni rilevanti sulle politiche della scienza e l’etica della ricerca in Italia. Come spesso accade in occasione di questo genere di confronti, da più parti è risuonata la domanda: come viene approcciato il governo della scienza negli altri paesi? Per rispondere, anche attraverso le testimonianze di ricercatori italiani che nei sistemi-ricerca di tali paesi svolgono spesso un ruolo non comprimario, iniziamo sul Forum ABCD una rassegna di alcuni tra i più significativi e peculiari modelli di governance adottati da centri di ricerca internazionali.

Più che una ricerca di best practice da importare a scatola chiusa – ciò che una certa esterofilia di maniera, dilagante nel nostro Paese, spesso suggerisce – questa rassegna si propone di mostrare l’impossibilità di tenere separati due ambiti, quello della scienza e quello della politica, nella realtà sempre saldamente intrecciati. E di fornire elementi di riflessione su come valorizzare al meglio le risorse (scientifiche e culturali) proprie del nostro contesto sociale e politico, per lo sviluppo di meccanismi di governo della scienza efficaci e democratici.

 

Leggi e commenta il primo contributo: Quando la ricerca è made in Wall Street

Leggi e commenta l'intervista con Valentina Fossati

Leggi e commenta il secondo contributo: KAUST: dal petrolio alla knowledge society. Come la scienza sta cambiando l'Arabia Saudita

 
European Institute of Oncology (IEO)
Post-Doctoral Fellow
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